Che cosa rappresenta?

Posted: Ottobre 27th, 2008 | Author: | Filed under: Generale | Commenti disabilitati su Che cosa rappresenta?

Come se non bastasse, quando il dottor Morgenthaler si interessava al significato dell’opera di Wölfli e questi si degnava di parlare, cosa poco frequente, succedeva a volte che al solito: "Che cosa rappresenta?" il gigante rispondesse:"Questo" e prendendo il suo tubo di carta producesse una melodia che per lui non era soltanto la spiegazione del dipinto ma anche il dipinto, o quest’ultimo era la melodia, come è provato dal fatto che molti dei suoi disegni contenevano pentagrammi con composizioni musicali dello stesso Wölfli, il quale riempiva poi buona parte dei quadri con testi in cui ricompariva verbalmente la sua visione della realtà.

Julio Cortázar

Tempo fa sottoponevo ad alcuni amici e conoscenti le foto di queste due tele (cliccate sull’immagine per vedere in dettaglio):

Splendente
mie tele estive

Più Brillante
mie tele estive

Ero curioso di vedere cosa mi rispondevano, qual’era il loro parere, che cosa ne pensavano. Volevo vedere che credibilità avrei potuto avere: infatti le due immagini altro non si riferiscono che a degli stracci usati per pulire le parti di acciaio della mia bicicletta con un detersivo cremoso abrasivo simil polish. Questa sì è la tecnica segreta che accennavo nelle mail spedite.
Quindi l’intenzionalità di fare qualcosa su questi stracci nel momento in cui strofinavo lo straccio sulle parti non c’era.

Cosa mi sarei dovuto aspettare dalle risposte: era prevedibile che chi mi era più vicino ed in sintonia avrebbe subito capito che era un tranello. Altri, pur avendo cultura e/o sensibilità artistica, esprimevano con un misto di curiosità e di buone maniere di circostanza (il mantenimento di buon rapporti d’amicizia) apprezzamento nei confronti di queste due tele. Altri ancora non avrebbero risposto per pudore, paura (di urtare qualcosa?!?! cosa mai?!?), svogliatezza e dimenticanza endemica, noncuranza, ignavia (?), decrescita, motivi di famiglia, indisposizione (chi più ne ha più ne metta). Che dire un campione ben fornito quindi, risposte altrettanto varie. Chi mi chiedeva del soggetto, chi della tecnica, chi dava interpretazioni e giudizi diversi sulle due tele.Chi subodorava e stava zitto.

Jean Dubuffet raccontando della collaborazione con Asger Jorn in alcuni esperimenti musicali dice: As for the tape recorder,
I was a complete novice. It was only later on that I was to realise
that my recordings, done on amateur equipment, left a lot to be desired
compared to those carried out by professionals. Strangely enough,
however I am not convinced that the latter are really superior.
Similarly, I often prefer photographs taken by poorly equipped amateurs
than those of specialists. In my subsequent dealings with technicians,
I felt that the downside to certain benefits of the care they took in
setting-up their equipment, was an inhibiting effect; even if the
resulting recordings were very clear and free of flaws and hiccups,
they weren’t necessarily any more evocative. I believe that all spheres
of the arts could benefit from using simpler techniques.

E’ stato un esperimento. Ma, invece, ora più che mai rivendico un valore artistico di questi stracci/tele. Si perchè cos’è, dunque, questa partitura della mia demenza in nero su bianco? Quale è il pentagramma di consapevolezza che genera l’opera d’arte? Quali sono i materiali che la giustificano, la riconoscono, la definiscono in maniera certa e univoca? Cosa potrei suonare/suonarvi, io come Wölfli,per farvi comprendere cosa significa? Vogliamo parlare di significato, soggetto, tecnica e materia? Ebbene dobbiamo prenderci sul serio, farne analisi, ricomporci e raccoglierci come se fosse una cosa sacra? Sprofondiamo un una grossa risata piuttosto. Ma che sia grossa e assordante. C’è tutta la storia dell’arte del secolo scorso a narrarcelo: dada, espressionismo, surrealismo, informale, art brut, arte povera. Devo continuare con la lista della spesa?


Musica Zazzaista / 4 * Storia della teoria finanziaria dalla preistoria ad oggi

Posted: Ottobre 17th, 2008 | Author: | Filed under: Musiche | Commenti disabilitati su Musica Zazzaista / 4 * Storia della teoria finanziaria dalla preistoria ad oggi

Giusto un esperimento di ieri sera. Niente di eccezionale anche la qualità dell’mp3 che ho uploadato non è delle migliori quindi non aspettatevi. Sono contento invece di essere riuscito a far partire la runtime di max/msp su ubuntu con wine, con la quale ho fatto tutto ciò. Anche se con molta pena delle orecchie che jack mi gracchiava in riproduzione del suono. Ma ora provvederò a sistemare anche lui.

Eccola allora la creazione ispirata a questo stupendo momento di euforia finanziaria.


http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf