Gadda

Posted: Settembre 11th, 2010 | Author: | Filed under: Appunti, Ciclocrisi | Commenti disabilitati su Gadda

Per le vie della città egèmone il nome del pedalatore Guerra elettrizzava le folle. Sonore cornucopie gracchiavano a piena gola, rovesciando sulle stupefatte meningi dei domenicanti il fiotto felice del loro notiziario, la stroscia della loro terminologia, della loro onomàstica: annunciavano e commemoravano scatti e fughe, inseguimenti e riprese, azioni e reazioni, attacchi o contrattacchi, sferrati o respinti dagli idolatrati cosciotti garretti e piedi, dalle formidabili culatte, ossia glutei, per quanto un po’ pelose forse, ma gli idolatri non badano a pelo.
Nei loro cromosòmi in tumulto i discendenti del gagliardo re Belloveso o del prode Viridumaro sentivano agitarsi,enfiarsi, il demone ricettore di quella prosa, bellica e pneumatica a un tempo. Era ancora guerra incruenta: ed era un Guerra pedagno. Quel che ci voleva per i novecentomila fedeli della novecentesca Bellona.  Davanti il caffè Vittorio Emanuele l’accesa irrequietudine lievitò ad una fazione di popolo, la commozione eroica venne conflagrando in un epos: clamore e tempesta di gutturali diatribe fra i partitanti di Guerra o di Binda, di Farabullini o do Martinetti, di Croce o di Sciaccaluga. Quel mareggiare di bipedi corso come da folate di vento: da ventate di una sindrome coréica.