Mi spiace perchè da quel poco che ho ascoltato di suo era molto interessante, e mi rimarrà la curiosità di immaginare le sue istallazioni sonore che non ho potuto e non potrò sentire.
Posted: Giugno 8th, 2009 | Author:zazzi | Filed under:LiMortacci | Commenti disabilitati su Hugh Hopper
Continuo la serie dei necrologi, altro bassista morto. Che dire su Hugh Hopper? Ma nulla, se non lo conoscete studiate, studiate, studiate, studiate. Non ho altre parole, seriamente.
Aggiungo invece un intervista che può interssarvi di una decina di anni fa, ma molto gustosa qui:
Posted: Giugno 1st, 2009 | Author:zazzi | Filed under:LiMortacci | Commenti disabilitati su Uli Trepte Rip
Prima incontrai il suo nome sulle note di copertina di Unrest degli Henry Cow, disco dedicato a Robert Wyatt e a lui. Poi lo dimenticai probabilmente o non approfondii più di tanto; certo il nome Uli Trepte non passa inosservato, colpisce l’immaginazione, non è neanhce qualcosa di folkloristicamente teutonico. Fatto sta che lo reincontrai solo anni dopo su qualche altra copertina, questa volta di suoi dischi. Era tempo di crauti: Guru Guru.
La notizia è di pochi gioni fa, Uli è morto. In vita riuscì a suonare con Neu!, Faust, Tomorrow’s Gift, e altri nomi altisonanti del jazz free e avanguardistico, oltre che essere membro fondante dei Guru Guru e poi Spacebox.
Così scrive Julian Cope su un disco dei Guru Guru: “… in UFO c’è il suono che ogni power trio psichedelico dovrebbe avere. A dir la verità molti di loro erano così finchè le etichette discografiche non li degradarono a improvvisatori e dissero:«Certo, tutto bene, ma la canzone dov’è?». UFO gracchia riff alla Kraut-Sabbath e insiste in assoli guaritori, mentre la batteria a tratti si sposta in territori free-jazz tanto incoerenti con tutto il resto da scatenare momenti senza controllo, roba che disintonizza la testa.”
Sì Klaus Dinger a molti ignoto batterista è morto. Non posso fare a meno di comunicarlo e di dispiacermene perchè a mio giudizio è una perdita per la musica krautrock e non solo. Dopo aver suonato con i primi Kraftwerk, sperimentato insieme a Michael Rother in quella geniale officina dei suoni che erano i Neu!, e aver fondato insieme al fratello Thomas i La Düsseldorf questo mito del krautrock ci lascia. L’influenza la sua opera si ritrova nei gruppi della successiva NDW come nel post-punk anglosassone. Indimenticabile la sua batteria nel primo disco dei neu! che si apre con Hallogallo, 10 minuti di battute ripetitive su improvvisazione di chitarra, motore e marchio di fabbrica di tutta la sua produzione.