made in china

Posted: Maggio 5th, 2009 | Author: | Filed under: Generale | Commenti disabilitati su made in china

Opla’ non son morto.

Attualmente in cura, studio aggiunta/modifica, direttamente dagli anni 80:

made in china


Che cosa rappresenta?

Posted: Ottobre 27th, 2008 | Author: | Filed under: Generale | Commenti disabilitati su Che cosa rappresenta?

Come se non bastasse, quando il dottor Morgenthaler si interessava al significato dell’opera di Wölfli e questi si degnava di parlare, cosa poco frequente, succedeva a volte che al solito: "Che cosa rappresenta?" il gigante rispondesse:"Questo" e prendendo il suo tubo di carta producesse una melodia che per lui non era soltanto la spiegazione del dipinto ma anche il dipinto, o quest’ultimo era la melodia, come è provato dal fatto che molti dei suoi disegni contenevano pentagrammi con composizioni musicali dello stesso Wölfli, il quale riempiva poi buona parte dei quadri con testi in cui ricompariva verbalmente la sua visione della realtà.

Julio Cortázar

Tempo fa sottoponevo ad alcuni amici e conoscenti le foto di queste due tele (cliccate sull’immagine per vedere in dettaglio):

Splendente
mie tele estive

Più Brillante
mie tele estive

Ero curioso di vedere cosa mi rispondevano, qual’era il loro parere, che cosa ne pensavano. Volevo vedere che credibilità avrei potuto avere: infatti le due immagini altro non si riferiscono che a degli stracci usati per pulire le parti di acciaio della mia bicicletta con un detersivo cremoso abrasivo simil polish. Questa sì è la tecnica segreta che accennavo nelle mail spedite.
Quindi l’intenzionalità di fare qualcosa su questi stracci nel momento in cui strofinavo lo straccio sulle parti non c’era.

Cosa mi sarei dovuto aspettare dalle risposte: era prevedibile che chi mi era più vicino ed in sintonia avrebbe subito capito che era un tranello. Altri, pur avendo cultura e/o sensibilità artistica, esprimevano con un misto di curiosità e di buone maniere di circostanza (il mantenimento di buon rapporti d’amicizia) apprezzamento nei confronti di queste due tele. Altri ancora non avrebbero risposto per pudore, paura (di urtare qualcosa?!?! cosa mai?!?), svogliatezza e dimenticanza endemica, noncuranza, ignavia (?), decrescita, motivi di famiglia, indisposizione (chi più ne ha più ne metta). Che dire un campione ben fornito quindi, risposte altrettanto varie. Chi mi chiedeva del soggetto, chi della tecnica, chi dava interpretazioni e giudizi diversi sulle due tele.Chi subodorava e stava zitto.

Jean Dubuffet raccontando della collaborazione con Asger Jorn in alcuni esperimenti musicali dice: As for the tape recorder,
I was a complete novice. It was only later on that I was to realise
that my recordings, done on amateur equipment, left a lot to be desired
compared to those carried out by professionals. Strangely enough,
however I am not convinced that the latter are really superior.
Similarly, I often prefer photographs taken by poorly equipped amateurs
than those of specialists. In my subsequent dealings with technicians,
I felt that the downside to certain benefits of the care they took in
setting-up their equipment, was an inhibiting effect; even if the
resulting recordings were very clear and free of flaws and hiccups,
they weren’t necessarily any more evocative. I believe that all spheres
of the arts could benefit from using simpler techniques.

E’ stato un esperimento. Ma, invece, ora più che mai rivendico un valore artistico di questi stracci/tele. Si perchè cos’è, dunque, questa partitura della mia demenza in nero su bianco? Quale è il pentagramma di consapevolezza che genera l’opera d’arte? Quali sono i materiali che la giustificano, la riconoscono, la definiscono in maniera certa e univoca? Cosa potrei suonare/suonarvi, io come Wölfli,per farvi comprendere cosa significa? Vogliamo parlare di significato, soggetto, tecnica e materia? Ebbene dobbiamo prenderci sul serio, farne analisi, ricomporci e raccoglierci come se fosse una cosa sacra? Sprofondiamo un una grossa risata piuttosto. Ma che sia grossa e assordante. C’è tutta la storia dell’arte del secolo scorso a narrarcelo: dada, espressionismo, surrealismo, informale, art brut, arte povera. Devo continuare con la lista della spesa?


Musica Zazzaista / 4 * Storia della teoria finanziaria dalla preistoria ad oggi

Posted: Ottobre 17th, 2008 | Author: | Filed under: Musiche | Commenti disabilitati su Musica Zazzaista / 4 * Storia della teoria finanziaria dalla preistoria ad oggi

Giusto un esperimento di ieri sera. Niente di eccezionale anche la qualità dell’mp3 che ho uploadato non è delle migliori quindi non aspettatevi. Sono contento invece di essere riuscito a far partire la runtime di max/msp su ubuntu con wine, con la quale ho fatto tutto ciò. Anche se con molta pena delle orecchie che jack mi gracchiava in riproduzione del suono. Ma ora provvederò a sistemare anche lui.

Eccola allora la creazione ispirata a questo stupendo momento di euforia finanziaria.


http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf

 


Notte intarsiata d’errori – Chiuso per ferie

Posted: Agosto 5th, 2008 | Author: | Filed under: Collaborazioni | Commenti disabilitati su Notte intarsiata d’errori – Chiuso per ferie

Bene solo gli affezionati agostani potranno vedere questo video. E’ ancora in versione di bozza, esperimento ed è volutamente con errori di compressione, la musica è da rivedere, la farò io con le mie sapienti mani. Spero che vi piaccia questa anticipazione. Il video verrà cancellato tra circa un mese ma intanto vi lascio questa chicca.

Se avete problemi con la visualizzazione potete scaricarlo. QUI.

 
 


StregaComandaColor @-/— fra m menti

Posted: Giugno 3rd, 2008 | Author: | Filed under: Collaborazioni | Commenti disabilitati su StregaComandaColor @-/— fra m menti

Interprete e coreografia: Michela Marino

Musica: Zazzi

 

… sei tu? Ciao!Come ti chiami?=)  Aiutooooo @§§**§§** STRRR Il sistema entra in TiLt!! Sovraeccitato e surriscaldato…traumatizZAtoZZI. Lllui. Così? O Così? E così? Qui?Perchè… MI Inorganicamente CHELA assimilo. Io. Frammento+ frammento+frammento : "solo piccole dosi"di coconuts! ROSSO Rosso. Ho ap-Preso una nocciolina…Ora me la mangio!!E ti mando un bacio. Para In un MODO che è solo mio. Quello che mi muove, Strega, io te lo danzo e non ti ho illustrato la teoria intera della psicoanalisi!è un colore! Ho preso un frammenTo toh Tato/a toh! di frammenti. Mamma mia!Concatenazione di immagini che mi compone e mi mi mi mi mirtaglia di Timidezza. UNO che determina, in scala, il tutto, implacabilmente ,;,La mia giornata tipo.;. tanto tempo fa, E ora: E poi? Stop: Mio caro angelo … Più non so                               …  sei tu?Ciao!Come ti chiami?

 

  Castiglioncello qui

http://www.youtube.com/watch?v=oTw27L9c2JQ

 


Musica Zazzaista / 3 * La sinfonia dei nani e dei giganti

Posted: Maggio 2nd, 2008 | Author: | Filed under: Musiche | Commenti disabilitati su Musica Zazzaista / 3 * La sinfonia dei nani e dei giganti

Eccoci al terzo capitolo delle mie opere (!?!) incompiute. Non vi spiegherò come l’ho fatta né in quale occasione né perchè né che senso ha. Eccoci nel tripudio della non spiegazione che non è incomprensibilità. Ma basta poco ad uscirne. I punti mi prudono, quale migliore omaggio posso farvi. Stanotte che non sono andato a sentire Stapleton, stanotte con odori di pioppo trasudante nella primavera. Stanotte che del ridicolo il giorno non tramonta. Dividendomi tra visioni di Gianni Ciardo (narra la leggenda sia mio parente, molto alla lontana, niente consanguineità ) e di Piotr Kamler; vorrei che tutto ciò avesse un filo conduttore?? Mah per me c’è solo un filo isolante.

Ascoltatate qui se volete. Buon punti a tutti. 
http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf


Musica Zazzaista / 2 * L’agonia di Derriq

Posted: Aprile 12th, 2008 | Author: | Filed under: Musiche | Commenti disabilitati su Musica Zazzaista / 2 * L’agonia di Derriq

L’ispettore Derrik lavorava su un caso di sofisticazione alimentare: qualcuno stava smerciando una grossa partita di crauti avariati in tutta la Germania e il nostro eroe era sulle tracce di questi malfattori, la banda Krautenmaker, quando si ferma con il suo assistente in una bettola della periferia di Düsseldorf. Qui Derrik fa la malaugurata ordinazione di wustel, crauti e un boccale di birra, ma nel suo piatto capiterà proprio una porzione dei crauti incriminati. Quindi finisce direttamente in ospedale. Non c’è lavanda gastrica che tenga, nessuna vendetta di Montezuma ti aiuterà, la banda Krautenmaker ti ha inchiodato. I crauti che ti hanno allungato erano allucinoggeni e il pezzo che segue è sintomatico… apparecchi elettrici segnalano le sue funzioni vitali ma quelle psichiche sono traslate nella narrazione musicale.

Un altro pezzo molto noioso. Fatto sempre con synthedit, si tratta di un loop molto trattato e una strana invenzione di Zazzi: un ibrido tra un arpeggiatore e un sequencer con oscillatore a passi fissi. Non molto maneggevole ma a volte stupefacente.

Il pezzo lo trovate qui
http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf


Musica Zazzaista / 1 * 13 Moon_2

Posted: Aprile 11th, 2008 | Author: | Filed under: Musiche | 2 Comments »

Ovvero io che faccio il fantasma dell’opera suonando organetti sintetizzati e sequencer programmato. Nasce una sera di un paio d’anni fa, mi ricordo quando la registrai avevo fame e vedere dove mi portava la fame. Inoltre idealmente era un richiamo ad una collaborazione, finita in nulla, con un amico. Il titolo era un riferimento al film di Fassbinder: "Un anno con tredici lune" dal quale si era formulato un testo per la canzone… e le musiche sarebbero state mie (è ovvio che non cantavo) e nel file che ascolterete rimane traccia nella tessitura ritmica del sequencer. Mia l’improvvisazione su organi autoprodotti con synthedit (qui sotto la schermata grafica). La registrazione è casereccia come l’esecuzione.

Buon ascolto
http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf


Klaus Dinger se n’è andato

Posted: Aprile 4th, 2008 | Author: | Filed under: LiMortacci | Commenti disabilitati su Klaus Dinger se n’è andato


http://www.focus.de/kultur/musik/klaus-dinger-schlagzeuger-von-kraftwerk-gestorben_aid_268067.html


http://www.wz-newsline.de/index.php?redid=204488
 

incominciamo bene

Sì Klaus Dinger a molti ignoto batterista è morto. Non posso fare a meno di comunicarlo e di dispiacermene perchè a mio giudizio è una perdita per la musica krautrock e non solo. Dopo aver suonato con i primi Kraftwerk, sperimentato insieme a Michael Rother in quella geniale officina dei suoni che erano i Neu!, e aver fondato insieme al fratello Thomas i La Düsseldorf questo mito del krautrock ci lascia. L’influenza la sua opera si ritrova nei gruppi della successiva NDW come nel post-punk anglosassone. Indimenticabile la sua batteria nel primo disco dei neu! che si apre con Hallogallo, 10 minuti di battute ripetitive su improvvisazione di chitarra, motore e marchio di fabbrica di tutta la sua produzione.

http://www.youtube.com/watch?v=5b48qPmJudE